Trasformare la birra invenduta in Gin. Dopo il caso di “Smells Like Brussels Spirit” è il Giappone a cimentarsi con la distillazione di recupero dove tre aziende del beverage si sono messe insieme per trasformare la birra sprecata in Gin. È nato così Revive Gin, cui parte ricavato sarà devoluto ad artisti e operatori del settore culturale e dell’intrattenimento locale, che ha affrontato una crisi senza precedenti a causa dell’impatto della pandemia.
ABInBev Japan, filiale nipponica del più grande produttore di birra al mondo, ha offerto 20 mila litri di birra in eccesso come ingrediente base, Gekkeikan Sake Company ha supervisionato il processo di distillazione mentre The Ethical Spirits & Co, una distilleria che ha un focus preciso sulla sostenibilità dell’industria del beverage, si occuperà della distribuzione.
Nel paese del Sol Levante la birra ha conosciuto una grave crisi dovuta al il Covid-19. Le vendite dal mese di aprile sono diminuite del 52,1% in volume rispetto allo stesso periodo del 2019. Da qui l’idea di convertire gli esuberi in gin.
Per la produzione la birra viene messa in infusione con legno di faggio giapponese prima che inizi la distillazione vera e propria e poi aromatizzata con botaniche tra cui bacche di ginepro, luppolo e scorza di limone. Ne risulta un gin dal sapore leggero ed elegante con note saporite e speziate.
Revive Gin è gia ordinabile nello shop online ufficiale di Ethical Spirits e sarà ufficialmente in commercio dall’1 settembre al prezzo di 5500 yen (circa 43 euro) per la bottiglia da 360ml.
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